Quantico è un vino che parla al cuore, e come tutti gli amori è stato all’inizio un “salto nel vuoto”.
Con queste premesse comincia il percorso di un PRODOTTO ASSOLUTAMENTE NATURALE, senza aggiunta di solfiti, controllato e prevedibile nel suo naturale percorso di crescita, ma lasciato libero nelle sue dinamiche evolutive. Una scelta metodologica ben precisa, sintesi di una tradizione vitivinicola familiare e tecniche innovative, e intesa come “alternativa possibile” in quell’antico rapporto tra scienza, coscienza e natura, che da sempre lega gli interventi dell’uomo alla terra. Questo è Quantico: un vino che chiede al tempo di descriverlo, e alla diversità interpretativa di farlo amare.
I vigneti si estendono per una superfice di circa un ettaro e mezzo su quattro corpi aziendali che vanno da un’altitudine di 600 m a 750. Le varietà coltivate sono nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante, catarratto e grillo, più una numerosa presenza di varietà autoctone minori (minnella bianca e nera, grecanico, moscato, scassabbutti, corniola ecc.). La maggior parte dei vigneti è condotta a controspalliera ed il resto ad alberello, con età delle piante variabile, da 3 anni a circa 80. Il vigneto è condotto secondo i criteri dell’agricoltura biologica, ma ancor più si può dire che è “vissuta” e “gestita” secondo tempi e modi assolutamente naturali, eredi di antiche tecniche familiari.
Inoltre si sta valutando la possibilità di monitorare l’evoluzione del ciclo vegeto-produttivo delle piante attraverso metodologie sperimentali e innovative, basate sui principi della fisica quantistica.